La Pro-Loco di Cantalupo-Castelbuono, con il patrocinio del Comune di Bevagna, la Regione Umbria, la Provincia di Perugia,  la Pro-Loco IAT di Bevagna, la Pro-Loco Torre del Colle, la Comunità dei Monti Martani, Serano e Subasio e la collaborazione del circolo ARCI Baia e l'ANPI

GIOVEDI 21 AGOSTO 2014 ore 20:00 alla cena di degustazione dei piatti a base di lumache, secondo le vecchie ricette alla cantalupese verranno presentate le cartelle  delle  opere installate nel percorso B e C del Parco della Scultura di Castelbuono, edizione 2014.

-    l'ideatore e curatore del progetto Paolo Massei;
-    il critico d’ arte Andrea Baffoni;
-    il presidente della provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi;
-    Il Sindaco del Comune di Bevagna Dott.ssa Analita Polticchia;
-    il Presidente della Pro-Loco Cantalupo-Castelbuono Angelo Palini;
-    gli artisti Pippo Cosenza, Marcello Rossetti, Ezio Passeri, Mircea Stefanescu, Nicu Brasoveanu, edizione 2014.
-    tutti gli artisti delle passate edizioni;

LE PAROLE DELL' ARTE: così si chiama il dizionario illustrato delle arti visive, della Cartocanta Editrice srl di Milano.
Dovendo scrivere la presentazione degli artisti e delle loro opere, di questa quinta edizione del Parco della Scultura di Castelbuono, ho voluto fare una riflessione utilizzando questa piccola Bibbia tascabile sui tanti termini dell'arte che sono stati coniati durante l'evoluzione dell'uomo per le varie sue forme espressive e che tengo spesso con me per ricordare a coloro che si ergono a giudici dell'arte, degli artisti e delle loro opere, che l' arte la giudica la storia, tutto il resto non è sicuramente aria fritta, ma certamente lascia il tempo a più interpretazioni.
E dopo questo piccolo fuori programma, torno a scrivere e a sognare, perché se gli uomini non sognano poi non possono realizzarli. Ed il Parco della Scultura di Castelbuono, anche se nasce da una mia idea (visione) in realtà è un sogno (progetto) condiviso da tanti e tanti cittadini, associazioni e artisti che attraverso il duro lavoro come volontari, riescono a realizzare ogni anno un nuovo tassello di questo mosaico.
Durante queste V edizioni, abbiamo sempre cercato di installare all'interno del Parco, opere che avessero un legame con l' ambiente o con l' architettura, sia urbana che quella delle nostre colline, plasmate nel tempo dal lavoro di chi ci ha preceduto, lasciandoci in eredità tutto ciò, prestando forte attenzione a far sì che l' opera sia il più possibile inserita nello spazio con cui è chiamata ad interagire. Abbiamo ritenuto che l'arte della scultura vada installata per essere guardata e perciò la scelta di posizionarle lungo dei percorsi che sono in parte fruibili al visitatore pure con mezzi di locomozione, è stata preferita.
Sappiamo benissimo che installare una scultura nell'ambiente crea un ponte tra passato, presente e futuro, ma è proprio questo bisogno per le popolazioni del luogo e per l'umanità di lasciare traccia del proprio passaggio, che dovrebbe venire in ognuno di noi il desiderio di lasciarci trapassare dalle immagini della quotidianità e spingere il nostro sguardo su ciò che solo la visione delle opere scultoree, inserite nel territorio a l' opportunità di rivelare.
Alcuni anni fa, questi luoghi straordinari del territorio erano semisconosciuti, oggi in ogni parte del mondo decine e decine di milioni di uomini conoscono Castelbuono, Cantalupo, Torre del Colle, Bevagna ed il suo territorio tutto; e a ciò va dato sicuramente un po' di merito anche a questa iniziativa del Parco della Scultura di Castelbuono, che cammina ed ha camminato sempre con i propri piedi, mai utilizzando risorse pubbliche.  Infine mi corre il dovere di ringraziare la Pro Loco di Torre del Colle dove quest’ anno abbiamo installato nel suo territorio nuove opere, gli artisti a cui ogni edizione devo chiedere loro la luna, dato che le opere sono tutte donate gratis e grazie ai proprietari terrieri che ci mettono a disposizione la loro terra per installare le sculture.
Questo grande sogno avrà nel suo futuro bisogno di essere ulteriormente sostenuto, per proseguire apportando così nel tempo il suo contributo allo sviluppo del territorio attraverso la cultura della scultura.