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L' arco della natura dell' artista Alison Ryde opera nel parco della scultura di Castelbuono Bevagna - Perugia - Umbria

L'ARCO DELLA NATURA
2012 - Alison Ryde

Artista neozelandese di nascita che vive in Umbria da oltre 20 anni.
Da lungo tempo osservavo quest’artista e il suo approccio all’arte, un personalissimo percorso di ricerca sulle problemati che simboliche della natura e a quelle del pensiero matriarcale, e probabilmente tutto ciò non è un caso che per approfondire la sua ricerca abbia scelto di venire a vivere in un territorio, l’Umbria, dove la Natura Madre ed il pensiero matriarcale convivono fin dalla più lontana anti chità con le divinità dell’olimpo degli Umbri, poi con la Sibilla, passando per il pensiero francescano, quello di Piero della Francesca fino a Chiara di Montefalco.
Fu dopo averle fatto visitare il tracciato lungo il quale eventualmente avremmo dovuto installare un suo lavoro che tornò da me con il progetto; rimanemmo così diverso tempo a parlare davanti ad un buon bicchiere di rosso di Montefalco, e fu così che mi spiegò il perché aveva realizzato quell’arco a semicerchio sulla sua opera, facendomi notare che non intendeva solo utilizzarlo come simbolo matriarcale, ma che avrebbe permesso a chiunque vi si avvicinasse di scoprire che era stato volutamente realizzato ad altezza umana per guardarci dentro con una funzione a mò di cannocchiale, creando così un punto di osservazione puntato sulla città di Assisi. Nel progettare quest’opera Alison tante volte ha voluto incontrarmi, ed ogni volta è stata per me un’emozione vedere il miracolo che compie sempre l’arte: ascoltarla su come avrebbe sviluppato l’idea ed il desiderio suo di creare un ponte tra la cultura della sua madre terra, dove vivono le popolazioni maori, con la cultura umbra francescana della sorella “madre-terra”.
Oggi l’opera della Ryde guarda la valle sott ostante dove San Francesco predicò agli uccelli, ed in lontananza il Monte Subasio, sacro monte del popolo umbro, tutto ciò (Assisi, la Predica agli uccelli di San Francesco a Piandarca ed il Monte Subasio) forma una triade interessante nella spiritualità di questa regione.
La scelta dell’acciaio al corten è stata voluta dalla Ryde per rappresentare lo sforzo del mondi psichico e la ruggine che nel tempo rivestirà l’opera sarà il vestito della natura, mentre le scritte inserite ci ricorderanno le sue radici native, come “auroroa” parola della lingua maori, oggi Nuova Zelanda.
Quest’artista ci offre di riflettere attraverso i segni della sua opera con le rappresentazioni simboliche di pace, attraverso la sapienzalità femminile donna-uomo-madre.

                                                                                                          Paolo Massei

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