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Drunken Forest dell'artista Annalisa Guerri nel Parco della Scultura di Castelbuono di Bevagna - Perugia - Umbria

DRUNKEN FOREST
2013 - Annalisa Guerri

In tutti i miei scritti sugli artisti del Parco, non ho mai voluto parlare e non lo voglio fare nemmeno per questa artista, da critico d’ arte. Ho troppo rispetto per questa, che io ritengo sia una professione difficile, che richiedo scusa fin da adesso agli addetti ai  lavori. Ma lo ripeto io non sono, e non voglio essere considerato un critico d’ arte, è stata ed è solo l’ esigenza di dover scrivere a costo zero che mi obbliga a farlo.
Ma bisogna capire, come è nato questo progetto (Parco della Scultura di Castelbuono) e come si stà sviluppando, per ciò accetto e accettiamo i tanti complimenti per il lavoro da noi svolto fin qui, ma permettetemi di ricordare che qui a Castelbuono sono già 4 edizioni che facciamo le nozze con i funghi ed a volte non ci sono neanche quelli per gli artisti.
Ecco perché ho voluto fare questa premessa iniziale, perché ricevere una telefonata, dove un artista interessata al progetto si offre per donare una sua opera scultorea impegnativa ed interessantissima,come lo è la “Drunken Forest” . Ogni volta che accade, conoscendo sulla mia pelle le difficoltà che vivono gli scultori mi spezza il cuore, ma mi conferma che il grande sforzo che stiamo facendo tutti insieme, sia da essere portato avanti.
Scusa Annalisa per aver utilizzato il tuo testo per queste precisazioni, ma mi sembrava il più logico.
Annalisa Guerri, nasce a Roma dove studia designer presso la sapienza, e fin da subito si avvicina alla ceramica. Nel 2009 è stata selezionata per una residenza d’ artista in Danimarca, presso l’ International Ceramic Researck Center. Fra le tante mostre c’è da sottolineare il premio Aldo Ajò a Gubbio e la 54° biennale di Venezia a Palazzo Venezia a Roma.
Per questa particolare opera, le suggestioni, la fragilità, la leggerezza e l’ equilibrio instabile, inserite nel rapporto che vive nel tempo e con gli uomini stessi, fanno di questa scultura, una delle più interessanti installate nel Parco. E vedrete che saranno tanti i commenti e le considerazioni che ci si andranno a fare. Oggi il silenzio (non silenzio) di quel luogo, dove abbiamo installato la sua opera, si fonde insieme all’ espressività dell’ opera e ci sorride come solo le novità e le cose belle fanno. Ricordandoci di conservare ciò che d’ incantato la natura e l’ arte, ci ha dato nella sua evoluzione perenne.
Perché l’ arte contemporanea è il nuovo mondo che oggi noi stiamo scoprendo e che ancora ci è in parte coperto da nebbia. Ma per l’ artista (navigatore solitario) la scoperta di questo nuovo mondo, fa parte di tutto ciò che ha visto e vissuto. E saperlo trasmettere poi ad uno spettatore non è un colpo di magia: è l’ arte contemporanea.
Personalmente ritengo che l’ argilla, materia prediletta dalla Guerri, dovuta anche al fatto che va modellata, mettendoci le mani dentro, sia la giusta materia per realizzare i sogni immaginifici degli artisti. E l’ Annalisa Guerri, sicuramente, ne è una delle massime interpreti.

Paolo Massei


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